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Fotografo per passione

 

 Giro del Latemar

 

(31-07-2024)

 

Giro del Latemar 31-07-2024

 

Oggi con Stefano e Walter ci troviamo a Ziano di Fiemme da dove partiamo per un'escursione che ci porterà a fare il giro del Latemar attraverso paesaggi mozzafiato.
Partiamo quindi da Ziano di Fiemme e percorriamo la ciclabile che ci porta a Predazzo e quindi Moena da dove si incomincia a salire verso Malga Roncac per proseguire verso Passo di Costalunga e poi in direzione del Passo di Carezza dove facciamo una piccola deviazione per andare a vedere il magnifico Lago di Carezza, uno specchio d'acqua color smeraldo, perla delle Dolomiti.
Ci fermiamo li per una pausa ristoratrice e poi al momento di ripartire Stefano ha un problema meccanico sulla sua E-mtb che lo costringe a desistere al proseguire del giro previsto ed è costretto a rientrare verso la base lungo le strade asfaltate per problemi di connessione con il motore che abbiamo risolto, ma che sconsigliano il percorrere strade sterrate ed impervie.
Ripartiamo Walter ed io in direzione Obereggen lungo i sentieri per arrivare poi sulla Sp.76 che porta al paese e poi a San Floriano riprendiamo i sentieri in direzione di Pampeago.
Facciamo una sosta ristoratrice alla Malga Oberholz e poi giù fino al Passo di Pampeago da dove scendiamo lungo le piste fino alla partenza degli impianti e proseguiamo lungo la strada scendendo fino al secondo parcheggio che attraversiamo per prendere una serie di sentieri che ci portano verso Stava.
Qui è meglio fare una considerazione: inizialmente questi sentieri si presentano di media difficoltà ma comunque pedalabili, poi purtroppo le cose si fanno difficili ed è più il tempo in cui siamo costretti a piedi che quello effettivo in bicicletta a causa del terreno pieno di sassi, radici, scalini più o meno alti e tra un impropero e un paio di cadute, fortunatamente nulla di che si continua a scendere verso valle nella speranza di ritrovare sentieri pedalabili... In questo percorso di tregenda, potevamo farci mancare anche qualche minuto di grandine pur con il sole? Nooo e quindi sosta forzata al riparo degli alberi (con la speranza che non diventi un vero e proprio temporalone con tuoni e fulmini che insomma non sarebbero certo una gran bella cosa per noi in mezzo al bosco…) Una volta ristabilite condizioni normali si riprende a scendere alla ricerca della strada che costeggia il Rio stava e che porta alla tristemente nota località di Stava, teatro di una spaventosa tragedia del 19 luglio 1985.
Finalmente, dai e dai, ecco l'agognato tratto di sentiero che ci conduce sulla strada e da lì proseguiamo in picchiata verso Tesero e quindi alla ciclabile che ci riporta a Ziano di Fiemme dove ci aspettava da un paio di ore e più il nostro compagno che a Carezza ci aveva dovuto abbandonare per i problemi alla sua E-mtb.
Insomma, un giro bellissimo, con panorami meravigliosi che ti lasciano senza fiato, ma che, arrivati ai parcheggi di Pampeago si consiglia di proseguire e scendere lungo la strada che porta a Tesero senza avventurarsi lungo i sentieri che abbiamo affrontato noi, a meno di non amare il brivido e pensare (come noi ad un certo punto) di abbandonare le biciclette e proseguire solo a piedi andando a recuperarle il giorno seguente, non sapendo se poi il sentiero peggiorava ulteriormente (per fortuna non è stato così) o essere veramente, ma veramente esperti, per affrontare certi tratti che ci hanno messo a dura prova...
 

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